A pochi giorni dalla grande notte degli Oscar e a quelli che mancano per la festa della mamma, ho scelto un film che insieme a voi riguarderò. Una storia fatta di emozioni, riscatto sociale, film ispirato ad una storia vera, la storia di Michael Oher, famoso giocatore di football americano.
Il nostro viaggio continua attraverso la narrazione di luoghi, di fatti e di emozioni e, dopo aver visto il film, avremo imparato che chiunque ha la possibilità di diventare qualcuno d’importante: The Blind Side.
“C’è un momento che rimane come sospeso prima che cominci una partita di football. I giocatori sono in posizione, le prime linee sono immobili e tutto è possibile. Poi con la violenza di due autotreni che si scontrano e tutto esplode. Dal passaggio della palla allo scrocchio del primo osso passano meno di 5 secondi….”
Il film inizia con queste parole pronunciate dalla protagonista interpretata da Sandra Bullock, premio Oscar come miglior attrice, aggiungerei ben meritato. Una donna bianca, borghese, repubblicana che adotta un adolescente afroamericano con problemi familiari, costretto a vivere alla giornata, in un quartiere degradato dalla droga e dalla violenza nella città di Memphis, ma che ha la possibilità di cambiare la sua vita e quella di “Big Mike”.
È un film dove ogni singolo avvenimento diventa metafora di insegnamento: la famiglia, la solidarietà, l’altruismo. Ma c’è lei, Leigh Anne (Sandra Bullock), una donna tutta d’un pezzo che sa come gestire un figlio arrivato all’improvviso che riesce a farle esternare le emozioni. Una donna che non si è fermata alle apparenze, riuscendo a valorizzare quell’istinto protettivo di Michael, in un talento innato che lo ha portato, con la sua caparbietà e perseveranza, dalla strada ai campi della NFL, diventando esempio per molti.
È a donne/mamme come lei che penso quest’oggi, genitore per scelta di un figlio che supera ogni contraddizione, non soltanto in quel mondo americano dei ricchi bianchi, ma anche in una mentalità ancora molto radicata un po’ ovunque. Dico grazie a tutte le signore Touhy nel mondo che fanno dell’essere mamma una missione a prescindere, generato o adottato.
Iniziamo i festeggiamenti per la mamma da questa settimana fino alla fine del mese. Proviamoci! Ho scelto una torta semplice, fresca e gustosa: Cheesecake pera e cioccolato
INGREDIENTI
Per la base
300 g di biscotti al cioccolato
100 g di burro fuso raffreddato
Per la crema
400 g di formaggio bianco (io scelgo Philadelphia)
60 di zucchero a velo
300 ml di panna zuccherata (Hoplà)
1 bustina di vanillina
6 g di gelatina in fogli
2 pere (piccole)
100 g di cioccolato fondente
gocce di succo di limone (qb)
Per la decorazione
pera a fette
cioccolato fondente
ISTRUZIONI
Frulliamo (o frantumiamo in un sacchetto) i biscotti al cioccolato e aggiungiamo il burro fuso raffreddato ed amalgamiamo.
Mettiamo questo composto di biscotti e burro all’interno di uno stampo apribile (22 cm va bene, usare solo il cerchio poggiato sul vassoio da portata), cercando di compattare bene con il dorso di un cucchiaio. Conserviamo in frigo per 30 minuti. Mettiamo i fogli di gelatina in ammollo in acqua fredda per 8 minuti, nel frattempo prepariamo la crema montando la panna, tenendo due cucchiai da parte, e la conserviamo in frigo.
Lavoriamo il formaggio con lo zucchero a velo e la vanillina, in modo che il composto diventi cremoso, aggiungiamo qualche goccia di succo di limone. Strizziamo i fogli di gelatina e li facciamo sciogliere con i due cucchiai di panna (tenuti da parte) che aggiungeremo a filo al formaggio mentre mescoliamo con le fruste. Incorporiamo a mano la panna montata, con movimenti dal basso verso l’alto. Aggiungiamo le pere lavate e pulite a dadini e il cioccolato fondente tagliato a pezzi piccoli.
Versiamo questo composto di crema sulla base di biscotti e livelliamo bene. Lasciamo riposare in frigo per almeno 5 ore. Se abbiamo fretta possiamo metterla in freezer per 2 ore. Prima di servire togliamo il cerchio apribile e decoriamo la parte superiore con pezzetti di cioccolato fondente e se vogliamo anche delle fettine di pere, dopo aver lasciate un po’ in acqua e limone, per evitare che la pera annerisca.
Qualcuno mi ha scritto a commento delle ricette che avrebbero voluto cimentarsi ma che era frenato dal non poter riuscire nell’impresa. A tutti voi dico che il film di oggi mostra proprio questo: bisogna provarci, perseverare e raggiungere l’obiettivo. Il protagonista nella relazione che lo porterà alla conquista del voto utile per la borsa di studio scrive: “qualunque stupido può avere coraggio ma è l’onore che ti spinge a fare o non fare qualcosa, dipende da chi sei tu e forse da chi hai deciso di essere”
Quindi animo e coraggio e onorate le vostre mamme, anche preparando una ricetta per lei. Buona cucina e buona visione di film
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